Sabato 14 dicembre 2019, aula Magna.
L’occasione dei 140 anni della Scuola Enologica e di viticultura,tenacemente voluta dal Ministro F. De Sanctis ed istituita con Regio Decreto il 27 ottobre del 1879 a firma del Presidente Benedetto Cairoli, ha consentito un serio ed approfondito dibattito sul tema della Cultura e della formazione , della disoccupazione e della desertificazione dell’Irpinia, del suo futuro che deve costruirsi sulla migliore eredità della Storia, patrimonio di idee e di azioni spesso ignorato o strumentalmente interpretato.
I relatori, di grande spessore culturale e politico, storici e profondi conoscitori del pensiero desanctisiano, amministratori e rappresentanti delle Istituzioni , cui va il nostro sincero e profondo ringraziamento, partendo dalla lezione del grande Statista e uomo di Lettere, si sono confrontati sulle reali potenzialità del territorio e sul dovere morale e civile che ognuno di noi deve sentire nell’ adoperarsi non solo per renderlo degnamente vivibile nel presente, ma soprattutto per costruire in esso finalmente una realtà autonoma, sia dal punto di vista economico che culturale, che sia in grado di accogliere , sfruttandone appieno le capacità , le numerose brillanti menti e le straordinarie professionalità che invece, come una fiumana inarrestabile, vanno oggi ad arricchire il Nord d’Italia e di ogni luogo del pianeta.
La fuga emorragica delle giovani generazioni compromette oggi più che mai il futuro del Sud ed in particolare della terra d’Irpinia che , da secoli martoriata, rischia di non vedere mai realizzato il suo riscatto con il più legittimo dei desideri dei suoi Figli : viverci senza precarietà , costruendo un ecosistema di intelligenze, operosità, sentimenti ed espressività su cui si fonda la dignità culturale di un popolo. Eventualmente lasciarla dovrà essere una scelta, non una necessità.
Pertanto, nel solco della Storia, e con le lungimiranti intuizioni e le straordinarie azioni del grande Francesco De Sanctis, i protagonisti di oggi hanno il dovere di adoperarsi per costruire il futuro di questa Terra , che De Sanctis amò tanto e che desiderava ardentemente salvare dall’ incuria, dallo sfruttamento, dall’ isolamento grazie alla diffusione dell’alfabetizzazione , della cultura senza retorica e della competenza tecnica, ovvero attraverso la SCUOLA. La Scuola che non esclude ma include , che non discrimina ma accoglie, che non seleziona ma consente a tutti di realizzarsi come uomini e donne, come cittadini e cittadine, ciascuno secondo il proprio progetto di vita. Il nostro debito nei confronti del grande Politico e Letterato lo salderemo solo se riusciremo finalmente a calare l’ “ideale nel reale”, costruendo reali condizioni di crescita, di sviluppo e di futuro per la nostra Terra , invertendo il triste e mortificante corso della storia dell’Irpinia e di tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Da sempre e da oggi in particolare , l’ Istituto Agrario Francesco De Sanctis, guidato dal Dirigente ing. Pietro Caterini , animato da passione, competenza e correttezza, coadiuvato egregiamente dalle Collaboratrici, dallo staff e da tutta la popolazione scolastica , dai docenti al personale ATA al Direttore SGA, agli studenti e ai genitori, con le sue proficue azioni didattiche e le innumerevoli iniziative di apertura sul territorio, intende rendere giustizia all’ Opera del suo Fondatore con azioni concrete , nel vero segno della Cultura , che congiunge magistralmente intelletto e mani, da cui nasce l’arte, e soprattutto nel segno della Cultura scevra da ogni retorica.
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